Il concerto di Vinny Appice, il batterista storico dei Black Sabbath, e dei musicisti che lo hanno accompagnato è stato uno dei pezzi forti di tutta la Storia del Bonefro rock, una delle manifestazioni tra le più longeve della musica rock e che, attraverso il contest contribuisce al lancio di ottime band emergenti nazionali ed europee.
La serata dedicata all’ospite d’onore ha regalato all’attento pubblico un concerto davvero significativo, che si è andato sviluppando attraverso i pezzi storici dei Black Sabbath ma non solo, splendidamente suonati e cantati da musicisti di induubbio valore artistici.
Con Vinny, assolutamente disponibile al dialogo, abbiamo parlato dell’attualità del pianeta rock, registrando le sue opinioni che in qualche modo raccontano un suono meno spontaneo, sicuramente più pulito e perfezionato dal’uso, quasi totale, delle innovazioni tecnologiche moderne, che impediscono certe dimensioni artistiche delle varie performance.
Si lavora, evidentemente, molto negli studi di registrazione, usando moltissimo i mixaggi e i filtri e rendendo più freddi i vari pezzi musicali.
Vinny ha tenuto a dirci che nel suo ultimo lavoro discografico, che ha riproposto anche in un doppio lp in vinile, lui e la sua band hanno lavorato quasi liberandosi di ogni supporto tecnologico computerizzato, ma suonando in assoluta libertà e senza interventi di pulizia del suono.
Interessante anche il dialogo con l’ottimo cantante dell’attuale gruppo del leggendario batterista, newyorkese di origine italiana, Piero Leporale, che nel concerto ha ben interpretato le chiare annotazioni del suo leader.
Questa sera la ventiquattresima edizione del Bonefro Rock chiude con il contest, dove sei band emergenti si contenderanno il primo premio e potranno così fregiarsi di aver raggiunto un ottimo risultato in una manifestazione di tutto rispetto in Italia e in Europa.