Il presidio dei territori e il mantenimento delle condizioni complessive di sicurezza, sono queste le prerogative al centro dell’impegno dei Carabinieri, in Molise come nel resto d’Italia.
E nel segno di queste caratteristiche i militari sono intervenuti in due ultimi episodi, che non sono marginali ma perfettamente inseriti nel contesto sociale della regione.
Ad Isernia, dove hanno denunciato un uomo di 60 anni, residente in provincia, che, per futili motivi, munito di una spranga di ferro, ha infranto la vetrata di un esercizio pubblico e danneggiato diverse suppellettili.
Ha anche reagito contro un dipendente del locale, che cercava di calmarlo, aggredendolo.
A Termoli, invece, i Carabinieri hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un termolese di 43 anni, su cui pendeva l’accusa di violenza privata, atti persecutori e violenza sessuale aggravata.
Una vicenda abbastanza consueta: l’uomo non aveva accettato la separazione dalla moglie, aveva iniziato a perseguitarla, attraverso telefonate, pedinamenti e aggressioni verbali e fisiche, arrivando a minacciare la donna, costringendola anche a subire atti sessuali contro la propria volontà.
La vittima, mossa da paura, aveva dovuto anche cambiare drasticamente le sue abitudini di vita.
L’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Vasto, per espiare, in regime detentivo, la pena di tre anni, 7 mesi e 20 giorni di reclusione.