I dipendenti di Poste Italiane sciolgono ogni riserva sul Contratto di Lavoro

Non c’è più margine per mobilitazioni, scioperi e disagi per gli utenti di Poste Italiane, il rinnovo del Contratto Nazionale Collettivo di Lavoro si è concretizzato, quando pochi giorni fa i dipendenti, nella misura del 92%, interpellati nelle assemblee, hanno risposto positivamente all’Ipotesi di accordo.

Dunque è fatta, dopo un lungo periodo di lotta, si può riparlare di pace sociale tra azienda e lavoratori,  prospettando un periodo di grosso rilancio.

Dopo mesi di scontro, anche duro, si arriva ad una serie di nuovi parametri economici e normativi.

Si parte dall’aumento complessivo medio mensile di 110 euro e il pagamento di una somma una tantum per il recupero del biennio 2020-2021.

Conferma per il piano di assistenza sanitaria integrativa per tutti i dipendenti, mentre è stato rivisto il sistema delle relazioni industriali, alla luce dei processi di innovazione.

L’intesa, raggiunta dopo un confronto responsabile e costruttivo fra l’Azienda e le Organizzazioni sindacali pone, nell’anno segnato dalla pandemia, solide basi per affrontare le nuove sfide del mercato, soprattutto in un momento di profonda trasformazione del mondo del lavoro, dove deve essere sacrosanta l’attenzione alla difesa dei diritti dei lavoratori, alla loro sicurezza e alla stabilità economica.

Visioni di indubbio valore, che, insieme alle parti economiche, a quelle normative ed alle condizioni di lavoro, si riverseranno sugli utenti, rendendo il servizio sicuramente migliore.

 

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