La mannaia è pronta da tempo, ma ultimamente si sta facendo sempre più minacciosa.
Il boia che taglierà le strutture previste dell’Emodinamica al Veneziale di Isernia e il Punto Nascite al San Timoteo di Termoli è già in attesa del gesto che ordina la calata della scure.
Tutto nonostante le sicurezze ostentate nella Campagna Elettorale, attraverso quel Decreto Molise, che, citatissimo, come una pozione magica o un miracolo addirittura avrebbe favorito più deroghe, evitando tagli e dunque ulteriori difficoltà per tanti cittadini, che non sono più garantiti dalla Costituzione.
Oggi, come spesso è accaduto nella nostra Regione, ci accorgiamo che sono le chiacchiere a far più male ai territori, chiacchiere che favoriscono le elezioni, chiacchiere che sono fatte di promesse mai veramente mantenute, chiacchiere che sottolineano le prese in giro e la debolezza di una realtà sociale che è incapace di mobilitarsi e di chiedere il rispetto per i suoi cittadini.
Le due realtà sanitarie sono a rischio, questa la verità, il debito sanitario, che, come in uno sviluppo di magia, magari aumenta e giammai diminuisce e le scelte di quel Decreto Balduzzi, per il quale nessuno a suo tempo chiese una deroga e che ci esclude da molte storie positive, essendo Regione da piccolo cabotaggio di abitanti, ci portano a perdere e non guadagnare, perché qui, in Molise, ci guadagnano solo quelli che vogliono sedute comode e magari ben pagate, perché da noi e dai nostri elettori, creduloni alla massima potenza, vengono fuori le speranze e le illusioni e mai veramente qualcosa di buono e di concretamente utile al bene comune e ai cittadini.
Pare comunque che i Commissari della Sanità abbiano fatto qualche tentativo, abbiano provato a non tagliare irrimediabilmente quei rami utili e necessati, ma non ci sono riusciti.
Ora è tutto più chiaro, nessun nascondiglio, ad elezioni concluse non è più necessario nascondersi, diventa tutto più chiaro e naturalmente per noi tutto più brutto e difficile.
Le istituzioni in Molise, intanto, sono in subbuglio, c’è chi si smarca dall’accondiscendenza ed attacca, vedi Castrataro, chi convoca i Sindaci in Assemblea, come Saia e chi invece rassicura, come a voler ottenere una tranquillità che davvero non esiste, visto che le pecore sono state assegnate alle cure dei lupi.
In effetti questo Decreto Molise sarebbe davvero il punto di forza per evitare questa ed ogni altra disfatta, ma davvero esiste ancora la possibilità di decretare qualcosa di buono in questo nostro Molise?