La settimana Santa per Campobasso e i campobassani è sempre stata un momento di intensa aggregazione, rendendo attivi e molto partecipati tutti i rituali legati alla Festività della Pasqua, quei viaggi della spiritualità che, nello scorrere dei giorni, portano al grande momento della Rinascita.
Numerosi gli episodi rituali, tra i quali il “lavaggio dei piedi” e soprattutto la splendida e commovente Processione, il popolo che accompagna il Corpo del Cristo nel suo viaggio verso le tenebre, al culmine del Sacrificio terreno, tra il canto straziante del coro della gente in lutto, in una musica che è pianto e sconforto.
C’è molta vicinanza, in questo periodo di grande preoccupazione e dolore, con le emozioni dei riti, che fanno parte della Storia e della Tradizione della gente di Campobasso.
Quest’anno, come a Pasqua 2020, non è stato possibile trovare l’organizzazione degli eventi e perciò il Sindaco Gravina si è rivolto ai suoi concittadini, commentando lo stato di difficoltà in questo periodo di pericolo per una pandemia ancora in atto e spiegando loro l’importanza di una attenzione alla sicurezza propria ed altrui, al fine di tornare presto alla normalità di una vita fatta di relazioni e di partecipazione alle manifestazioni, religiose o civili che siano, che sempre segnano il passo concreto della Comunità.
“Sono certo” – scrive – “che Campobasso, seppur assorta e rispettosa delle regole che il periodo impone, saprà vivere questi giorni senza perdere nemmeno un briciolo di quella speranza che ci deve aiutare a progettare il futuro, perché le nostre tradizioni torneremo a viverle, non solo a ricordarle”.