I Consiglieri Filomena Calenda e Gianluca Cefaratti hanno presentato una proposta di legge regionale contraddistinta con il n. 168- recante “Iscrizione dei senza dimora nelle liste degli assistiti dell’azienda sanitaria regionale del Molise”.
Sulla stessa tematica anche le consigliere a Palazzo D’Aimmo, Micaela Fanelli e Patrizia Manzo, hanno presentato la pdl 169.
Le iniziative legislative prevedono che la Regione, nell’ambito della propria potestà di organizzazione del Servizio Sanitario, riconosca alle persone senza dimora il diritto di iscriversi nelle liste degli assistiti dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise, a seguito di segnalazione da parte dei servizi sociali pubblici, e di effettuare la scelta del Medico di Medicina Generale. Si prevede, inoltre, che Giunta regionale possa altresì individuare condizioni di maggior favore per garantire l’assistenza medica di base alle stesse persone senza dimora.
“Attualmente in Italia chi, per scelta o necessità, rinunci o perda la propria residenza –spiegano Calenda e Cefaratti – perde anche il diritto alla salute, collegato all’iscrizione anagrafica. A chi non ha una dimora fisica non resta che accedere presso i Pronto Soccorso il cui costo per la collettività è certamente superiore ad una visita del medico di base il quale, di contro, attraverso un percorso continuativo, previene, monitora, cura il paziente e lo orienta tra i vari servizi offerti dal Servizio Sanitario Nazionale”.
“Per rendere effettivamente utile ed efficace questa legge – sottolineano Fanelli e Manzo – sarà determinante che i beneficiari diretti ne conoscano l’esistenza e possano facilmente districarsi nell’iter burocratico di ottenimento del diritto che ne consegue, Sarà prezioso, a tal fine, il contributo delle realtà territoriali, sia istituzionali che del terzo settore e dell’associazionismo”
Le pdl passano ora all’esame della Commissione permanente competente che dopo l’istruttoria e l’espressione del parere di competenza le invierà all’attenzione del Consiglio regionale per le determinazioni conclusive.