Da lunedì scatteranno per il trasporto pubblico i provvedimenti anticovid, che si riferiscono all’obbligo del super green pass per accedere sugli autobus, sia quelli con percorrenze locali che i mezzi che coprono lunghe distanze.
Un provvedimento che si aggiunge, di fatto, alla norma, già in vigore, dell’obbligo di indossare le mascherine FFP2.
Una situazione che considerano giusta, perché protegge da un contagio che oggi allarma moltissimo e che è fortemente in crescita, ma che fa dubitare fortemente i sindacalisti su chi effettivamente effettua i controlli.
Ricordano che loro hanno incontrato, soltanto qualche giorno fa, il Ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini, proprio per parlare dei controlli e soprattutto delle tante, troppe aggressioni subite dal personale nell’espletamento del servizio.
Nell’occasione avevano chiesto una maggiore presenza delle Forze dell’Ordine, sia a bordo dei mezzi che nei terminal delle partenze.
In Molise la situazione è ancora più drammatica e allarmante, a causa dell’assenza, nelle imprese di trasporto regionali, di personale preposto alle attività ispettive, di controllo e verifica e che, come tale, rappresenterebbe un ruolo di Pubblico Ufficiale con funzioni amministrative ai sensi dell’art. 357 del Codice Penale.
Le aziende di trasporto molisane, al fine di ridurre sensibilmente i costi e contando sul fatto che la vendita dei biglietti (e indirettamente il controllo dei titoli di viaggio) viene sostanzialmente affidata al personale di guida, hanno deciso di non investire in questa attività preferendo, in casi peraltro sporadici, demandare tale mansione al personale inidoneo alla guida.
Una vicenda che allarma e preoccupa perché sembra spingere molte imprese ad attivare forzature normative, estendendo il ruolo ispettivo e di controllo al personale addetto alla guida dei mezzi.
Da qui la lettera inviata al Ministro Giovannini, ma anche alle Istituzioni locali ed alle Segreterie Sindacali Nazionali, con la richiesta di incrementare la presenza delle Forze dell’Ordine.