I sindacati chiedono la revoca dell’ultimo ordine di servizio della SATI

Richiedono un incontro urgente con i vertici dell’azienda di trasporto pubblico Sati, CGIL, CISAL, CISAL E UGL, per discutere in merito ad alcuni compiti assegnati ai conducenti che non rientrerebbero tra le mansioni previste da contratto, e che non sarebbero in linea con quanto concluso nell’ultima assemblea.
La ragione principale che ha portato alla proposta di un tavolo quindi, è la richiesta di revoca dell’ultimo ordine di servizio emesso dall’azienda nei confronti degli autisti senza consultare le organizzazioni sindacali. L’oggetto dell’ordine, l’assegnazione ai conducenti delle operazioni di rifornimento di carburante o energia agli autobus diesel ed elettrici, un compito mai svolto prima dagli stessi neanche, questo quanto sottolineato, quando il personale era assunto dalla Seac, ovvero la ditta che in precedenza ha gestito il servizio di autotrasporti, e da cui provengono i dipendenti attualmente in servizio presso la Sati. Oltre a non rientrare nel contratto, questo incarico non risulterebbe assegnato neanche sulla base di accordi individuali, che motiverebbero l’assegnazione della mansione, ma i dipendenti hanno acconsentito informalmente su base volontaria.
Dunque ad occuparsi di rifornire i mezzi di linea, secondo i sindacalisti dovrebbe essere il personale preposto, e per questo appositamente retribuito.
Da qui la richiesta inviata pochi giorni fa ai vertici della Sati, che però non ha ritirato l’ordine. Tra le altri incarichi assegnati  arbitrariamente dall’azienda, ci sarebbe anche il controllo dei biglietti, compito svolto convenzionalmente dai dipendenti in assenza di una figura professionale specifica. “A tal proposito, – si legge in una nota – si rammenta che la Regione Molise è carente di una legge regionale sulla “Polizia Amministrativa”, normativa essenziale per la tutela civile e penale dell’operatore.”