Come un evento ciclico si ripropone la distanza abissale tra i Sindacati dei trasporti di CGIL, CISL, UIL e UGL e l’Impresa del trasporto pubblico ATM dell’Amministratore Delegato Giuseppe Larivera.
Il motivo del contendere è questa volta l’inadempienza aziendale sulla maggior parte degli 11 punti che erano oggetto di una intesa, raggiunta con fatica e dopo molteplici azioni sindacali ed una vertenza lunghissima, e siglata il 10 giugno 2021 nella sede istituzionale della Prefettura di Campobasso, alla presenza anche dell’Assessore Regionale Quintino Pallante.
Una situazione difficile, condotta, prima di quell’accordo, nella piena responsabilità dei lavoratori di trovare un qualche punto d’incontro che potesse portare una qualche serenità e dunque venendo incontro alle esigenze dell’Impresa, mettendo però nero su bianco le garanzie e certezze sui diritti contrattuali e sul loro rispetto.
Purtroppo,, i Sindacati affermano in un documento, che soltanto pochi giorni fa, il 6 aprile, di nuovo in Prefettura, si è consumato l’ennesimo atto negativo, quando, constatando l’inadempienza, sono stati costretti a rescindere l’accordo.
“A nulla sono serviti” – scrivono – “gli appelli del Prefetto Francesco Antonio Cappetta, che ha esortato l’Azienda a rispettare gli accordi sottoscritti, con in particolare il punto relativo alla regolarità dei pagamenti degli stipendi”.
Le risposte sono state tutte sempre e soltanto negative, segnate da un totale dispregio delle esigenze dei lavoratori, che pure assicurano un grande impegno a non creare disfunzioni e problemi.
Intanto i Sindacati si chiedono del perché ancora si continua a proteggere una impresa ed un imprenditore che non sono in grado di rispettare le leggi ed i contratti, perché non si giunge alla revoca della concessione, perché si permette un potere sproporzionato a chi non solo non lo merita ma ne abusa sistematicamente.