Il Molise ha urgente bisogno di un nuovo e più adeguato Piano Operativo Sanitario, che sia indicativo di un sistema di tutela della salute organizzato al meglio, rispondendo alle esigenze dei cittadini, che possa considerare l’intero territorio e dare risposte ottimali, attraverso la reperibilità di nuovi medici ed operatori, pronti ad accogliere i pazienti molisani e quelli provenienti da altri luoghi.
E della bozza del nuovo Piano se ne è parlato a Campobasso, davanti la platea dei Sindaci, convocati in Conferenza dal loro Presidente, il Sindaco di Agnone e Presidente della Provincia di Isernia, Daniele Saia.
Una iniziativa che è servita per fare il punto sulla situazione, per comprendere come il sistema dovrebbe funzionare per essere più efficace nella cura e più efficiente nei servizi.
Un passo futuro, che nell’immediato deve trovare concretezza, rispondendo alle esigenze del PNRR e di tutte le disposizioni emanate dal Governo centrale.
Un Piano che deve essere assolutamente funzionale e trovare l’apporto di tutti i soggetti, dal mondo politico nazionale e locale, alla struttura commissariale e naturalmente all’Azienda Sanitaria della Regione Molise.
E’ stato il modo per coinvolgere tutti i cittadini molisani, attraverso i loro Sindaci, proponendo l’approfondimento delle tematiche, ma anche presentando le scelte che sono alla base del nuovo percorso individuato.
In ogni caso il Presidente della Giunta Francesco Roberti è stato chiaro e preciso, resta la centralità dell’Ospedale Cardarelli e l’area disagiata del Caracciolo ad Agnone e le strutture spoke di Isernia e Termoli, ma a questi si vanno ad aggiungere le 13 Case della Salute presenti in tutto il territorio regionale.
Il Pos dovrà essere definito entro il 15 febbraio e diventare punto di riferimento per tutti, ma anche il momento preciso per iniziare una serie di lavori riorganizzativi e di ammodernamento e messa in sicurezza dei luoghi destinati all’accoglienza dei pazienti e di ogni cittadino.