Il Campobasso potrebbe presto ripartire dall’Eccellenza

Il lungo braccio di ferro tra il Campobasso da una parte e la giustizia sportiva e amministrativa dall’altra non si è ancora concluso. Alla dirigenza rossoblu guidata da Mario Gesuè nonostante le bocciature a raffica di questa estate per inadempienze fiscali, parliamo più o meno di cifre di appena 90 mila euro per una società professionistica, dal club di contrada Selvapiana trapela la notizia dell’ennesimo ricorso, questa volta al Consiglio di Stato per essere riammessi in Serie D.

Una strada questa che poteva essere percorsa diverse settimane fa dopo il primo responso negativo per l’iscrizione alla Lega Pro.

C’è poi da risolvere la grana degli abbonamenti già sottoscritti da circa 700 tifosi del Lupo per la stagione 2022-2023, quella che doveva essere la seconda in C ma che poi si è trasformata in un precipizio senza fine.

Fin qui le notizie negative, quelle che riguardano il tramonto sportivo e imprenditoriale del fondo svizzero portato in pompa magna da Mario Gesuè ai piedi del Monforte qualche stagione fa.

Il suo socio americano, Matt Rizzetta, si dice pronto a fare la sua parte. A capo della North Sixth Group ha da alcune settimane avviato i contatti con una società del posto di Eccellenza, verosimilmente il Campobasso 1919, per ripartire con un progetto sportivo ambizioso. Siamo ai dettagli poiché il tempo stringe inesorabilmente, i tornei regionali sono infatti già slittati a domenica 18 settembre, e l’imprenditore appare fiducioso sul buon esito della trattativa con il casertano Angelo Rispoli, responsabile del club che fu per molti anni la creatura di Umberto Lozzi nel calcio dilettantistico del capoluogo.