Il Caracciolo di Agnone, dalla mobilità attiva allo svuotamento dei servizi

Ad Agnone c’è un Ospedale, il Caracciolo, che è diventato qualcosa di mortificante, perché, così come si presenta nella condizione complessiva, non sembra proprio più adeguato alla tutela della salute dei residenti nel bacino territoriale di riferimento.

Ad Agnone ci sono anche una Amministrazione Comunale e un Sindaco, Daniele Saia, che ancora mantengono un atteggiamento di speranza, pur conoscendo le scelte deleterie fatte negli anni dalle varie dirigenze sanitarie e dalle istituzioni, che hanno portato una struttura di certo degna di positività ad essere smembrata nei servizi e martoriata di tagli e dismissioni.

Ma Sindaco e consiglieri sono ancora in qualche modo fiduciosi ed hanno invitato il Presidente Donato Toma, che è anche Commissario alla Sanità, ad essere presente, lunedì 2 maggio, al Consiglio Comunale monotematico, convocato proprio per discutere delle sorti del Caracciolo.

La missione è quella di affrontare tutte le varie problematiche che pesano sulla gestione dell’Ospedale, a partire dalla cronica carenza di personale, sia medico che infermieristiche, ma anche gli ambulatori e le tecnologie.

Confidano molto nel nuovo Piano Operativo Sanitario, che appunto Toma vorrà illustrare, sottolineando la scelta del Caracciolo come Ospedale di area disagiata, una situazione che dovrebbe, a questo punto, almeno garantire la sua sopravvivenza.

Ma è qualcosa di cui se ne parla da anni e poco e niente si è visto in termini di crescita, se non piccoli segnali, come la nomina di un dirigente medico ed un bando per la mobilità interna, voluto per trovare infermieri da destinare alla struttura agnonese.

Parte da qui e dalle volontà interrotte, il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Regione, Andrea Greco, che, proprio guardando i passi che sono sempre stati annunciati e mai fatti, sottolinea una sorta di visita inutile, quella che spera non sia un’altra delle gite fuori porta, utile forse ad attrarre qualche consenso, ma piena di fumo da gettare negli occhi.