Si aprono nuove prospettive per l’ospedale Caracciolo di Agnone. Gli amministratori dell’Altissimo Molise, Sangro e dell’Alto Vastese sono stati informati dagli esponenti politici del centro-sinistra dei prossimi interventi.
Proposte in grado di rilanciare il nosocomio riconosciuto di Area Particolarmente Disagiata ad iniziare dal Pronto Soccorso che dovrà lavorare in raccordo al centro HUB di Campobasso e SPOKE di Isernia. Le previsioni dei costi superano gli 11 milioni e 600 mila euro. In aiuto al Caracciolo arriverebbero dalla Regione Abruzzo somme pari a 642 mila euro e dagli ospedali regionali di Campobasso e Isernia poco più di un milione.
La struttura agnonese dovrà assicurare inoltre ai pazienti la Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia,
Cardiologia con relative prestazioni ambulatoriali di supporto, Radiologia, Reumatologia, Laboratorio Analisi di Base, Emoteca, Emodialisi, il servizio di Elisoccorso e non ultimo i ricoveri diurni.
I costi dovranno garantire nella struttura in Alto Molise l’ammodernamento tecnologico per il pieno funzionamento dei servizi della struttura, in modo da rispondere realmente ai bisogni di una popolazione avanti negli anni, costi quantificabili in circa 1.456 mila euro per l’acquisto di presìdi come la TAC multistrato, Ecografi, Defibrillatori, Respiratori e Monitor. Il documento tecnico finirà nei prossimi giorni sui tavoli del commissario ad acta della sanità molisana Angelo Giustini e al governo nazionale.