Il Città di Campobasso ricorre al TAR per la riammissione nel campionato di serie D

La tribolata estate del sodalizio calcistico Città di Campobasso vede un nuovo colpo di scena dopo la recente cancellazione dai campionati di Lega Pro decretata il 25 agosto dal Consiglio di Stato. Gli avvocati difensori del Club hanno inoltrato al Tribunale Amministrativo del Lazio il ricorso per cercare di ottenere in sovrannumero quanto meno la categoria inferiore, l’Interregionale.

 

Una ultima remota e disperata carta che il patron dei rossoblu, Mario Gesuè, vuole giocarsi. La sospensiva sarà discussa con estrema urgenza domani al TAR di Roma; il ricorso è però tutto in salita visto che la prima giornata di Serie D è stata fissata a domenica 4 settembre sui campi di tutta Italia. Il socio minoritario del Campobasso, l’italo-americano Matt Rizzetta, se dovesse arrivare la sospensiva dalla Capitale farebbe un passo indietro, senza più possibili investimenti economici per l’Eccellenza regionale.

 

I tempi ristrettissimi, le bocciature a grappolo tra luglio e agosto e un parco giocatori inesistente lasciano intravedere poche possibilità. La speranza per i tifosi del Lupo è invece, come riuscito lo scorso anno a Sambenedettese e Casertana, di riabbracciare in extremis la Quarta Serie