Nel corso degli ultimi anni i turisti che hanno scelto come meta Campobasso sono notevolmente aumentati, segno che il Molise – come spesso si dice – esiste e resiste.
Dal prossimo 1° aprile, infatti, entrerà in vigore la cosiddetta ‘tassa di soggiorno’. Per tale ragione e per illustrare il regolamento sull’imposta il Comune di Campobasso – insieme al servizio Tributi e Tasse – ha organizzato un incontro formativo per albergatori e gestori di strutture ricettive.
“Negli ultimi anni abbiamo investito molto per migliorare l’offerta turistica di Campobasso – ha sottolineato il Sindaco Paola Felice – soprattutto con l’apertura dell’info point, ma anche in termini di promozione delle nostre eccellenze. L’imposta di soggiorno è una misura rivolta a dare slancio al settore che non ricade sui residenti, poiché soggetti passivi della stessa sono i turisti; dato il valore quasi simbolico, non costituirà motivo di contrazione della domanda, al contrario, apporterà risorse che saranno reinvestite per qualificare sempre più la nostra città in termini di servizi offerti, tanto per i turisti quanto per i residenti”.
La normativa in materia, infatti, prevede che i fondi raccolti con l’imposta di soggiorno siano destinati al settore turismo e cultura, oltre che ad interventi di tipo ambientale della città.
La tariffa sarà pari a 1 euro per qualsiasi struttura, indipendentemente dalla tipologia e dal numero di stelle.
L’imposta prevede anche una serie di esenzioni: a partire dai minori di 14 anni, dai disabili, passando per gli ultra 75enni, per le guide e gli accompagnatori turistici, nonché per gli autisti di autobus organizzati, fino ad arrivare ai malati che devono effettuare terapie presso strutture sanitarie site nel territorio comunale e a un loro eventuale accompagnatore.