Questa volta non ci sono state contestazioni e neanche presidi piedi di clamore, così che i consiglieri regionali, convocati in assise per ieri pomeriggio, hanno potuto lavorare in assoluta calma e tranquillità.
Un primo primo provvedimento esaminato è stato approvato all’unanimità: si tratta di una mozione a firma del consigliere Patrizia Manzo, avente ad oggetto il “Piano regionale delle attività estrattive”.
Un Piano questo previsto da una legge regionale del 2005, per rendere compatibili le esigenze di carattere produttivo con quelle che devono poter salvaguardare l’ambiente, agendo in rispetto del territorio e delle sue importanti vocazioni agricole.
Un Piano che però da ben 15 anni non è stato adottato e dunque mai attuato.
A tal riguardo il provvedimento affida il compito ed impegna il Presidente Toma a predisporre entro 120 giorni un report analitico finalizzato all’adozione del Piano per appunto le attività estrattive.
Sempre al’unanimità, l’Assemblea, ha approvato un’altra mozione sul tema della riduzione nel mare e sulle spiagge dei rifiuti marini.
Tutto parte dalla considerazione che in media un peschereccio italiano in un mese raccoglie dai fondali marini almeno un centinaio di chilogrammi di spazzatura, per lo più bottiglie e sacchetti di plastica, ma anche vetro e copertoni, barattoli e perfino rifiuti ingombranti.
Una situazione difficile e grave, soprattutto perché i rifiuti, una volta separati dai pesci pescati, vengono quasi sempre ributtati in mare, anche perché i porti non sono attrezzati a smaltirli.
Tra l’altro i pescatori sarebbero gravati da spese per smaltimento che andrebbero ad aggravare i loro già non esaltanti guadagni.
Giunge al punto, così, la mozione che spinge ad attuare tutte le iniziative possibili per tutelare la qualità dell’ambiente marino e della costa.