Il Coordinamento No Pizzone II ribadisce i motivi del dissenso al progetto

Lo scontro politico sulla realizzazione o meno della nuova mega centrale elettrica nella vallata del Volturno è arrivato oggi sui banchi del consiglio regionale in via 4 Novembre. Fuori dalla stanza dei bottoni prosegue incessante la mobilitazione dei cittadini della provincia di Isernia per fermare il progetto del gruppo Enel.

Di nuovo gli esponenti del Coordinamento ‘No Pizzone II’ hanno espresso tutta la loro preoccupazione ai vertici della Regione Molise per una proposta ritenuta altamente devastante per l’ambiente naturale alle porte del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e che coinvolge i laghi di Castel San Vincenzo e Pizzone.

Un’iniziativa che per il coordinamento non deve trovare realizzazione in una parte della regione tra le più suggestive dal punto di vista turistico, ma altrettanto fragile da quello dell’ecosistema naturale, e anche per la presenza storica e religiosa nell’area dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno. Nel frattempo la classe politica ha confermato al coordinamento la necessità, prima di tutto, di procedere alla verifica della fattività di questa colata di cemento sul piano procedurale.