L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus in Italia potrebbe essere un danno marginale se rapportata ai danni che il virus potrebbe causare al tessuto economico del nostro paese.
Sebbene in questo momento il governo stia apportando tutta una serie di misure straordinarie, sia di carattere sanitario che economico, a salvaguardia delle zone rosse dell’epidemia, queste potrebbero rivelarsi insufficienti per evitare l’emorragia dei mercati.
Gli economisti infatti sono preoccupati sull’impatto che questa situazione potrà avere sul Pil Nazionale.
Secondo le previsioni di Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, le conseguenze del coronavirus sulla nazione potrebbero incidere per 0.2 punti percentuali sul Prodotto Interno Lordo.
Ad essere preoccupata anche la Confcommercio secondo cui l’epidemia potrebbe costare all’Italia circa 5 miliardi del PIL, con una perdita che andrebbe ad interessare non solo le aree in cui il virus ha dato vita ai primi focolai ma anche il tessuto economico del mezzogiorno.
Le complicazioni legate al virus si sono già fette sentire sul mercato azionario con Piazza Affari che ha perso il 5,5 % trascinando dietro di se numerose Borse Europee.
Una situazione che rischia di paralizzare il Paese che sta già facendo i conti con i disagi causati dalla mobilità pubblica è che ora rischia una sbandata economica da non sottovalutare.