La manovra di bilancio predisposta dal Governo Meloni colpisce, con un ulteriore provvedimento, le fasce più disagiate del nostro Paese.
Lo sottolineano, in una comunicazione, i responsabili dello sportello Asia-Usb della Casa del Popolo di Campobasso, quando scrivono il governo getta la maschera, perché nella legge di bilancio vengono cancellati i contributi sociali per gli affitti delle famiglie in difficoltà e per la morosità incolpevole.
Una situazione che colpisce immensamente le persone più disagiate e le loro famiglie, prosegue una marcia contro i poveri.
Sottolineano che “dopo aver tolto il reddito di cittadinanza a 600.000 persone, ora toglie ogni contributo a 600 mila famiglie che si trovano in pieno e pericoloso disagio abitativo, alimentando la precarietà e creando le condizioni perfette per una ulteriore impennata di sfratti”.
Tutto in un periodo dove sono ben evidenti i dati pubblicati dall’ISTAT sulla povertà: in Italia ci sono oltre 900 mila famiglie in affitto, che vivono in condizione di povertà assoluta. Su tutte queste pendono, circa 150 mila sfratti esecutivi, di cui il 90% per morosità.
Oggi e in questo scenario arriva a bella pensata del governo, che ha inteso cancellare, con un tratto di penna, queste famiglie, rendendole di fatto formate da fantasmi e lasciando regioni e comuni senza alcun piccolo ombrello per proteggere le città dalla tempesta degli sfratti.
Affermano dall’Asia-USB che “I fondi di sostegno non bastavano certamente e abbiamo sempre contestato la linea dei precedenti governi che puntavano tutto su questi strumenti, senza mai affrontare i nodi strutturali della sofferenza abitativa: mancanza di case popolari a canone sociale e caro affitti”, ma in questo modo si spinge alla disperazione e sempre più verso un conflitto sociale, che non sarà assolutamente evitato, ma anzi potrà diventare estremamente carico di pericolosità.