Nasce su Facebook il Gruppo pubblico “Liscione Sicuro”, una iniziativa che sta raccogliendo numerosissimi consensi e che, come alcuni loro rappresentanti scrivono in un apposito documento “è sorto per sollecitare gli organi regionali a tenere fede a quanto stabilito dopo la sigla del Patto per il Molise nel 2016 sul tema della tutela del territorio”
Ricordano che tale Patto prevedeva anche, tra gli interventi prioritari, il “Ripristino della sicurezza del territorio attraverso il collaudo e la messa in sicurezza dell’invaso del Liscione”.
A tal riguardo dal Gruppo pubblico deriva il relativo Comitato, che vuole richiamare tutta l’attenzione delle istituzioni sullo stato della Diga del Liscione e su tutto il viadotto che attraversa il lago di Guardialfiera, essendo opere risalenti agli anni 70 e meritevoli della massima attenzione, anche per l’importanza che rivestono nella mobilità.
Naturalmente la tragedia di Genova e l’attuale sciame sismico in Molise ha acuito e amplificato la preoccupazione, la paura e l’ansia di tutti, spingendo il Comitato a scrivere una lettera aperta, indirizzandola ai Presidenti Conte e Toma e al ministro Toninelli.
La richieste sono davvero semplici e normali, in primis di attivare “tutte le iniziative atte alle verifiche e ai controlli sulle reali condizioni di conservazione dei materiali del viadotto, soprattutto di quelli delle basi sommerse dei piloni” e poi la convocazione di “un tavolo di confronto con il Governo Nazionale, con l’Anas e gli enti preposti per individuare le risorse e le soluzioni progettuali più idonee a realizzare, con procedura d’urgenza, una strada a mezza costa, collocata sul versante di Guardialfiera che colleghi il bivio di Lupara con l’area dell’ex Zuccherificio del Molise”.