C’è una parte del lago artificiale del Liscione, che rientra per lo più nel territorio di Guardialfiera e notoriamente viene indicato con il nome del Comune, situato a solo qualche chilometro dal fiume Biferno.
Solo pochi anni fa il lago e il territorio circostante è stato oggetto di alcuni progetti regionali che dovevano, nei fatti più concreti, servire a valorizzare i luoghi, stimolando il turismo e creando alcune importanti possibilità di sviluppo dell’intera area.
Naturalmente ne parliamo perché niente di tutto questo è accaduto, il posto è sicuramente abbandonato a se stesso, mostrando un evidente degrado, tra sterpaglie e disattenzione.
Un ramo di lago tra l’altro che sembra poco più di una pozzanghera, mancando di acqua e di rive adeguate, che non fanno il paio con i cartelli sui due lati della strada “Bifernina”, indicanti l’esistenza di spiagge adeguate ed attrezzate.
Certo la poca acqua non dipende dai progetti, ma soprattutto dalla criticità ambientale, dai mutamenti climatici e dalle tante storie che sembrano non interessare i cittadini, se non i giovani e giovanissimi, che sembrano gli unici a voler lottare oggi per porre fine ad una disattenzione enorme, che tanti problemi sta creando tra alluvioni e frane e smottamenti.
Dunque nessun progetto andato in porto, nessun riscontro dalle feste sul lago organizzate negli anni, nessuna valorizzazione, ma solo un percorso di mortificazione dei luoghi, solo e soltanto il disinteresse totale di chi dovrebbe intervenire e non interviene.
Storie che appartengono anche ad altri territori, ad altri punti del nostro Molise, zone che detengono il pregio della bellezza e che dovrebbero essere valorizzate e fatte protagoniste di progetti turistici e punti di eccellenza ambientale di primo livello e che invece risultano abbandonate, lontane da ogni buon proposito e da ogni necessaria cura ed attenzione.