Lo spopolamento delle aree interne e dei piccoli comuni è un argomento spesso dibattuto, alla disperata ricerca di soluzioni in grado di contrastare questo fenomeno che interessa particolarmente alcune regioni del sud Italia caratterizzate da poche prospettive lavorative e di confronto, come il Molise.
Secondo gli ultimi dati Istat riguardanti il quadro nazionale italiano e l’analisi della situazione nelle singole regioni, il Molise negli ultimi 20 anni ha perso perso in totale quasi 30 mila residenti, di cui circa 23 mila giovani dai 18 ai 34 anni. Se 20 anni fa la fascia della popolazione giovane costituiva il 33 % del totale, ora il suo numero è sceso a meno del 18 %. Numeri che sono determinati certamente dalle maggiori possibilità di inserimento lavorativo offerte nei centri urbani più grandi, con maggiore probabilità di realizzarsi nel proprio settore o campo di studio.
La difficoltà a trovare un’occupazione stabile ha determinato inoltre l’incremento di un altro fenomeno sociale, ovvero la permanenza dei giovani, per un periodo di vita più lungo, nel nucleo familiare di origine. Come confermato dai dati Istat, tra i ragazzi molisani fino ai 34 anni, 3 su 4 vivono ancora con i genitori, per una percentuale del 75 %.