Notizie poco confortanti per il Molise che risulta essere la regione italiana con il rischio di morte sul lavoro più elevato. Sembrerebbe, infatti, che l’incidenza sia superiore alla media nazionale, motivo per il quale è stata collocata nella “zona” arancione del rischio infortunistico. Questo secondo quanto emerso dai dati diffusi dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre.
Andando nel dettaglio, a fine novembre 2024, in Molise c’è stato un incremento degli infortuni mortali: tanto è vero che la zona nella quale è collocata rappresenta un’incidenza tra il valore medio nazionale ed il 125% di esso.
Nel contesto molisano, così come accade nelle altre realtà della penisola, quello delle costruzioni risulta il settore tra i più colpiti. I cantieri, infatti, sono uno dei principali luoghi maggiormente a rischio per i lavoratori.
Sebbene in Molise non sia stato registrato il numero più elevato di decessi, l’incidenza si distingue in particolar modo rispetto ad altre aree e pone lo sguardo al futuro che, alla luce di quanto sta accadendo, risulta piuttosto a rischio.
Motivo per il quale appare indispensabile rispondere in maniera tempestiva attraverso politiche di sicurezza più rigorose per invertire l’andamento.
È necessario intervenire soprattutto nei settori più vulnerabili e nelle realtà che presentano un numero alto di lavoratori stranieri che, al momento, continuano ad essere la categoria più a rischio.
Desta preoccupazione anche la questione legata alle morti in itinere nonché quelle che avvengono durante il tragitto casa-lavoro. Questi episodi in Molise, nel 2024, sono aumentati di 46 casi rispetto al 2023.
A questo proposito la sfida appare duplice: da un lato la necessità di garantire un ambiente lavorativo sicuro – attraverso formazione adeguata e adozione di misure di protezione efficaci – dall’altro potenziale la cultura della sicurezza coinvolgendo in particolar modo i lavoratori stranieri.
In questi casi, infatti, la mancata conoscenza della lingua italiana unitamente alle diversità culturali rappresentano fattori determinanti in maniera negativa.