L’approvazione della legge di bilancio 2023 da parte del governo nazionale prevede una serie di misure volte al risparmio, in cui rientra anche il dimensionamento scolastico che stabilisce il taglio di 800 istituti di istruzione italiani.
A questa scelta, i rappresentanti del sindacato CGIL di Abruzzo e Molise si erano opposti fin da subito: la presenza, nelle 2 regioni, di aree interne difficilmente raggiungibili secondo i sindacalisti avrebbe reso necessarie le dovute eccezioni ai criteri generali con cui il governo andrà ad applicare i tagli, al fine di non penalizzare gli studenti che abitano nelle zone di montagna.
Per il Molise il dimensionamento scolastico comporterebbe la scomparsa di 8 scuole nei prossimi tre anni, corrispondenti al 15 % degli istituti presenti in regione.
Applicando i tagli in base al criterio della popolazione scolastica inoltre, in un decennio potrebbe scomparire il 30 % delle scuole.
Sempre in Molise sta facendo discutere anche l’approvazione, da parte della Commissione Regionale permanente di via 4 novembre, del piano di dimensionamento scolastico in base al quale saranno sacrificati l’Istituto Comprensivo “A. Schweitzer” di Termoli, il “Don Giulio Testa” di Venafro e il “L. Pilla” di Campobasso.