Tra ferie e campagna elettorale il consiglio regionale in Molise non si riunisce da oltre un mese e lo fa in uno dei periodi peggiori per il Paese e per tutti i cittadini, le famiglie e le imprese, quello caratterizzato dall’immenso rincaro dei carburanti, dal costo delle bollette , dalle risultanze della crisi energetica.
Di fatto l’ultima convocazione risale al 29 luglio, la prossima sarà per il 27 settembre, dopo le Elezioni Politiche.
Chi voglia sottolineare che in Campagna elettorale non è il caso di chiamare i consiglieri regionali in una assise ufficiale si sbaglia di grosso, niente e nessuno lo impedisce, perché sarebbe come accantonare i problemi e dismettere la pratica di cercare le debite soluzioni.
Semplicemente non si fa, come dimostrano le istituzioni superiori, il Parlamento, Deputati e Senatori, che sospendono non i lavori, ma la campagna elettorale per occuparsi di quei provvedimenti che devono intervenire, in qualche modo, negli ambiti delle emergenze attuali, che sono davvero moltissime e devono impegnare i parlamentari ad occuparsi, nei tempi brevi, del “bene comune”.
Una situazione, che lungi da essere complessa, è di una semplicità estrema, niente e nessuno impedisce una chiusura netta ai lavori consiliari, nessuna norma lo prevede, ma anche il buon senso è in questo assai latitante.
E’ necessario, al contrario, incentivare lavori ed incontri, lavorare a risolvere i problemi, il periodo è terribile e non ci permette soste, non ci affida ad alcuna pausa di pensiero, ma ci chiama ad una forte operosità.
Ce la richiede l’odierna difficile strada, ce la richiede una forte ed importante necessità.