Il Presidente Donato Toma aveva detto che, in relazione alla cosiddetta “Vertenza Gam”, i lavoratori non sarebbero mai stati lasciati soli.
Lo ha ribadito nell’ultimo incontro con le parti sociali e i rappresentanti dei lavoratori, affermando che sono cinque i punti, da lui e dai suoi collaboratori, individuati e che delineano lo scenario complessivo relativo, si alla Gam, ma anche all’intera filiera avicola molisana.
Ci si concentra, in queste ore, infatti sulla “rivalutazione della Cassa Covid, un premio di reinserimento, l’accompagnamento alla pensione, l’autoimprenditorialità e la riattivazione del macello.
Li ha illustrati il Presidente Toma, che nell’occasione era accompagnato dall’Assessore alle Politiche del lavoro, Michele Marone, e dall’Amministratore Unico Gam, Giulio Berchicci.
Ha sottolineato come si sta operando con il Ministero dello Sviluppo economico per poter, appunto, utilizzare, qualora e dove sarà possibile, la Cassa Covid, mentre con i tecnici della Regione si cerca di rimodulare alcuni Bandi, ma anche si stanno affinando i contatti con alcuni imprenditori che potrebbero realizzare e rilanciare le attività di macellazione.
Ha però voluto ribadire un concetto, che è fondamentale, quello che “La Regione Molise non può fare impresa, non è consentito dalle norme”.
Il senso è comunque dare risposte concrete, non più promesse, ma impegni sacrosanti e sforzi comuni per trovare soluzioni ai problemi.
“Avevo detto” – conclude – “che i lavoratori non sarebbero lasciati soli. Lo riaffermo nella consapevolezza che si tratta di una vertenza difficile e complicata, ma mi sento di assicurare che non sarà lasciato nulla di intentato”.