Dello stato complessivo del Sistema Sanitario molisano, in questo momento così nuovamente difficile, se ne occupa anche il SOA, il Sindacato Operai Autorganizzati, che, in un documento, ha voluto sottolineare come “In Molise i casi positivi di Covid, riferiti alla seconda ondata, sono fin qui più di cinquecento, numeri addirittura maggiori al precedente periodo.
“La gestione dell’emergenza da parte di Asrem e Regione conferma – scrivono – lo scatafascio della Sanità pubblica, famiglie sequestrate a casa in isolamento domiciliare negative e in attesa di un secondo tampone per oltre 20 giorni, senza lavoro e scuola in attesa di un medico dell’ Usca o del personale Asrem, file interminabili di studenti e anziani per sottoporsi al tampone presso l’unico punto della provincia di Isernia che ancora oggi rimane il S.S. Rosario di Venafro, una situazione a dir poco vergognosa , oltretutto in questi giorni vengono fuori in vari territori della Regione servizi privati mobili che svolgono a pagamento il tampone e test sierologici , quindi il diritto e la tutela alla salute passa direttamente al fai da te , tutto mentre altre Regioni, nei mesi estivi, si sono coordinate in vista della seconda ondata, organizzando Centri Covid e tanto altro, la politica molisana ha continuato a pensare incessantemente ad altro e in particolare a strizzare l’occhio alla Sanità privata amica. Le cose non avvengono a caso , solo la gente può portare il conto dei danni subiti direttamente ai responsabili del disastro”.
Il SOA, in sintonia con la sua azione, invita la popolazione molisana a non abbassare la guardia ed opporsi fermamente a questo sbando totale, e per questo aderisce e ritiene fondamentale partecipare numerosi alla Manifestazione di protesta a difesa della Sanita’ pubblica e degli Ospedali che si terrà ad Isernia il prossimo 30 Ottobre.