Torniamo volentieri sul famigerato Lotto Zero, l’opera viaria di poco più di 5 chilometri che, attraverso costi diventati altissimi, dovrebbe completare l’ultimo tratto della superstrada che collega Isernia con Castel di Sangro.
Torniamo da quelle parti con una notizia che sicuramente fa piacere a tutti quei cittadini che hanno mostrato di non gradire un qualcosa che si è subito annunciato come scempio ambientale e immenso sperpero di denaro pubblico,
Parliamo della notizia dei giudici del Tribunale Amministrativo Regionale del Molise, che hanno accolto l’istanza proposta dagli avvocati Pino Ruta ed Enrico Ceniccola, in qualità di legali del Comune di Isernia.
L’istanza fu prodotta nel 2021, quando l’Amministrazione guidata dal Sindaco Piero Castrataro decise di impugnare la determinazione del Direttore del II Dipartimento della Regione Molise, la numero 92 del 30 settembre 2021, quella relativa alla proroga del provvedimento del VIA, la Valutazione di Impatto Ambientale.
In concreto il ricorso voleva entrare in merito alle procedure adottate, verificandone in primis la sussistenza corretta, soprattutto nella condizione del rilascio delle autorizzazioni, tutto quello che correttamente bisognava attivare per l’avvio dei lavori per la realizzazione del breve ma costosissimo tratto.
L’idea della Giunta dell’Amministrazione comunale di Isernia era che quella determinazione si basava su numerosi profili di illegittimità, meccanismi che erano presenti nell’intero impianto dei procedimenti in direzione della sua stessa adozione.
In sostanza a parere della Giunta comunale di Isernia e dei suoi rappresentanti legali ci si trovava di fronte a vere e proprie violazioni di leggi, riguardo sia alla richiesta che alla concessione della proroga dell’atto i Valutazione di Impatto Ambientale.
Oggi i giudici del TAR scrivono un capitolo di un’altra storia, che tanti, a partire dal Comitato No Lotto Zero sperano si concluda nel rispetto per il Bene Comune e per i cittadini.