Era il 2020 quando il Governo nazionale incorporò nel Decreto Rilancio la misura del Superbonus rafforzato applicabile a interventi di efficienza energetica o antisismici in comuni colpiti da terremoti e che prevedeva un aumento del 50% del limite di spesa. Della misura diventarono beneficiari anche 21 centri del Basso Molise colpiti dal sisma del 2018. Tra i principali centri: Palata, Portocannone, Rotello, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, San Martino in Pensilis. Gli aventi diritto però per poterne fruire, avrebbero dovuto comunicare al Commissario Straordinario Francesco Roberti la rinuncia ai contributi per la ricostruzione. E qui nascerebbe il problema tutto molisano perchè i termini per presentare domanda di rinuncia sono stati chiusi dal 30 giugno 2023 e di fatto lo sono ancora. “L’ultima ordinanza del Commissario Straordinario – così il Partito Democratico da Palazzo D’Aimmo – annuncia ma non fissa la riapertura degli stessi, di fatto – questo quanto sottolineato – non ci sarà tempo, per coloro che non hanno fatto richiesta entro il termine, di riformulare i progetti, individuare le ditte e completare i lavori entro la fine del 2025”; da qui la necessità di chiedere una proroga al Governo nazionale. Un tema sul quale la minoranza appare decisa ad andare avanti e che sta già preparando una mozione che impegni Palazzo Vitale a chiedere a Roma una dilazione, almeno al 31 dicembre 2026. “Come anche – continuano da Palazzo D’Aimmo – interesseremo, subito, anche il gruppo nazionale del Partito Democratico, affinché la medesima richiesta sia presentata anche in Parlamento.