Polemiche a non finire, a Termoli, da parte degli operatori turistici della zona sud della costa, che chiedevano e chiedono quegli interventi urgenti, necessari a tutelare l’ambiente e permettere la continuità del loro lavoro.
Tutto questo nel momento di una ulteriore difficoltà, che si è presentata attraverso l’esondazione del torrente “Rio Vivo”, una esondazione che ha invaso d’acqua e di fatto cancellato un’ampia parte di spiaggia libera e del lido adiacente.
Una situazione difficile e complessa, perché accade nell’imminenza della nuova stagione balneare, che naturalmente nasce già nella difficoltà di nuove regole da rispettare per la sicurezza e la tutela della salute dei bagnanti.
Un problema enorme, che mostra la disattenzione per un evento che diventa consueto e naturale se manca la necessaria manutenzione o se è fatta male, come dimostra la mancanza di intervento sulla fogna, che, essendo a cielo aperto, spande i suoi miasmi sull’intera zona, contaminando il suolo, in gran parte colpito e affondato dall’acqua del torrente.
Nella situazione complessiva bisogna sottolineare lo stato di degrado in cui versa il piazzale antistante la spiaggia libera, che mostra l’abbandono dei rami tagliati e mai raccolti e che è diventato una sorta di deposito di bottiglie vuote e rifiuti.
In tutto questo sono tanti gli operatori e i cittadini, che chiedono l’intervento urgente dell’Ammistrazione comunale, per riportare Termoli al centro dell’interesse dei turisti, che altrimenti scelgono altri luoghi, magari più attrezzati e più sicuri.