La Variante Parziale al Piano Regolatore Generale di Termoli arriva domani nel Consiglio regionale, dove sarà discussa e probabilmente si arriverà ad una complessiva definizione.
A tal riguardo il Comitato e Coordinamento Termoli No Tunnel interviene nella faccenda e sottolinea come quello che chiama “il grande scempio” avrebbe avuto già la sua definitiva realizzazione, se soltanto non ci fosse stata la forte reazione dei cittadini di Termoli, che immediatamente si sono costituiti in Comitato ed hanno reagito concretamente contro la natura distruttiva di un’opera che di fatto colpisce e mortifica la storia, il paesaggio e la cultura di una citta e dei suoi abitanti.
Un’opera che i cittadini considerano assolutamente speculativa, che implica numerosi tornaconti e deturpa il senso civico di tutti.
Ci sono state moltissime assemblee in questi anni, incontri, banchetti, manifestazioni, tante iniziative che hanno permesso ai termolesi di comprendere il pericolo di un progetto che oggi rigettano totalmente.
Domani però saranno le forze politiche presenti in Consiglio a dover pronunciare una parola sulla vicenda che tutti sperano sia definitiva.
Per il Comitato però “non tutto appare trasparente e lineare. Ci sono in Regione” – afferma – “tra Assessori e Dirigenti chi sostiene che il Consiglio regionale non sia competente in materia”.
Intanto chiama a raccolta i cittadini, chiedendo siano presenti ai lavori del Consiglio, anche per verificare le posizioni dei vari eletti, soprattutto di coloro che si sono detti contrari al Tunnel, i quali sono chiamati a dimostrare con i fatti da che parte stanno.
“Eventuali silenzi” – scrivono dal Comitato – “rinvii e tergiversazioni non potranno che essere lette come intrecci e connivenze con i fautori del progetto”.