La cronaca politica e amministrativa di Termoli ci porta all’ultimo Consiglio comunale, dove tutta l’opposizione ha espresso il voto contrario all’assestamento di bilancio ed a quello che viene chiamato il percorso di salvaguardia degli equilibri.
I termini del voto ci vengono spiegati dal gruppo di minoranza del centrosinistra, per dar conto agli elettori e cittadini di un comportamento che non vogliono sia concepito come strumentale e legato alla collocazione in Consiglio.
I consiglieri di opposizione affermano, innanzi tutto, di non comprendere la delibera, perché scrivono “ad un certo punto l’amministrazione in carica deve verificare se il bilancio del Comune è in equilibrio ovverossia se la differenza fra le entrate e le uscite sia pari a zero ”.
Sottolineano che è lo zero il presupposto di tale condizione, che poi spinge alla verifica ed alla certificazione che non vi siano ulteriori debiti oltre quelli già indicati.
L’Amministrazione Roberti, affermano, si è resa responsabile di un fatto molto grave, perché ha omesso di indicare nella contabilità comunale un debito, come si dice “fuori bilancio”, che deriva da una sentenza del Tribunale di Larino, immediatamente esecutiva, dove si condanna il Comune di Termoli al pagamento di una somma superiore ai 2 milioni di euro a favore del COSIB, il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno.
Le opposizioni considerano questa ”dimenticanza” un fatto increscioso perché, affermano, “oltre a costituire un danno erariale costituisce sicuramente un reato in quanto la dichiarazione di equilibrio enunciata nella proposta di delibera non è veritiera in quanto mancante di quel debito che non appare nella contabilità comunale perché omesso”.