Nuova allerta, in Basso Molise, per il traffico di auto rubate. Ormai da tempo i paesi della zona risultano essere il bersaglio per eccellenza delle bande specializzate in furti e smaltimento illegale dei veicoli.
In particolare a Campomarino, la Polizia Locale, impegnata nei controlli di routine nel territorio ha individuato un’automobile abbandonata nelle campagne del paese.
Secondo le prime verifiche sembrerebbe essere stata rubata nell’estate dello scorso anno.
A destare particolare preoccupazione lo stato nel quale è stata ritrovata: l’autovettura era stata, infatti, prima cannibalizzata, con diverse parti mancanti e componenti trafugati e successivamente incendiata.
Un modus operandi che non lascia dubbi considerato sia tipico delle bande organizzate che operano nel traffico di auto rubate.
Il ritrovamento del veicolo bruciato ha, così, sollevato l’allarme legato all’intensificarsi dei traffici illeciti in Basso Molise che si conferma come una delle aree di passaggio strategiche per bande mafiose provenienti dalla vicina Puglia.
L’ipotesi maggiormente accreditata è quella che le organizzazioni siano quelle di Cerignola e San Nicandro Garganico, piuttosto radicate a livello nazionale per quanto concerne, appunto, i furti e lo smaltimento di veicoli rubati.
La posizione geografica di Campomarino, infatti, rende il comune un punto nodale per il transito di queste bande, che approfittano della vicinanza con la Puglia e della relativa solitudine delle campagne molisane per agire indisturbate.
La cosa che preoccupa ancor di più è che l’episodio appena citato non è un caso isolato: soltanto ad inizio del gennaio scorso erano state rinvenute alcune carcasse di veicoli rubati, smontati ed abbandonati in un vigneto del paese.
Il rischio è quello che le campagne del Basso Molise possano diventare un vero e proprio centro di smistamento per il mercato delle auto rubate.