Sono stati divulgati i dati raccolti dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega e relativi al 2024, in merito alle morti sul lavoro in Italia: numeri che a livello nazionale sono ancora alti, e che solo nel primo quadrimestre hanno visto 268 vittime.
Numeri che interessano nello specifico il Molise, perché anche in questa regione nell’anno precedente si è registrato un aumento degli incidenti mortali, corrispondenti a tre decessi nel periodo compreso tra gennaio e luglio, a dimostrazione di una crescita del rischio di mortalità nel luogo di lavoro. Insieme a questi dati si deve però considerare anche un decremento delle denunce degli infortuni, di oltre il 7 % rispetto agli anni precedenti.
Sebbene il numero complessivo di decessi avvenuti in regione non sia comunque tra i più alti in Italia, la sua incidenza sul numero totale dei lavoratori ha portato l’Osservatorio a classificare il Molise come zona arancione, ossia tra quelle con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale.
Tra le ragioni che determinano l’aumento di questo fenomeno, rientrerebbero sia le criticità nel percorso di formazione del personale, che la scarsità di misure di sicurezza adottate.
Il settore dove si verificano maggiormente imprevisti di grave entità è ancora una volta quello delle costruzioni, un ambito dove si registra il più alto numero di incidenti mortali, seguito dall’industria manifatturiera e q1uello dei trasporti e magazzinaggio.
Tra le categorie più vulnerabili, rientrano i lavoratori over 65 e quelli stranieri, categorie che, purtroppo, continuano a registrare il maggior numero di vittime, come confermano le statistiche nazionali. che vedono un rischio di mortalità dei cittadini esteri pari 74,2 decessi ogni milione di occupati, rispetto ai 29,7 degli italiani.