Dall’Osservatorio dei Prezzi e delle Tariffe di Cittadinanzattiva si evince che la spesa media a famiglia per la tassa dei rifiuti nel nostro Paese risulta, per il 2018,essere pari a 302 euro, con però alcune differenze territoriali molto marcate. Infatti tra la regione più economica e quella più cara si registra uno scarto di oltre il 120%, mentre fra la provincia meno cara e quella più cara addirittura lo scarto è superiore al 270%. i dati parlano di aumenti in 10 regioni, con la Basilicata in testa, mentre in 6 regioni si registra una diminuzione. Tra quelle dove la tassa è diminuita si colloca il Molise, che con i suoi 219 euro si assesta su un meno 4,9 di percentuale. Solo per comprendere meglio citiamo il Trentino Alto Adige dove la diminuzione è del 4,5%, ponendola quest’ultima come il territorio regionale con la tariffa più economica. In Molise la tariffa decresce ad Isernia dell’8,3%, mentre a Campobasso il decremento è pari a meno 2,3%. La TARI 2018 a Campobasso è stata di 252 euro, a fronte dei 258 euro dello scorso anno, mentre ad Isernia è stata di 185 euro, a fronte dei 202 euro del 2017. Restando nelle nostre due Province l’Osservatorio evidenzia anche il dato riguardante l’utilizzo della raccolta differenziata, che passa dal positivo dato di Isernia, rappresentato dal 56,9%, a quello decisamente negativo di Campobasso dove la raccolta differenziata è ferma al 13,6%. Intanto nel documento di Cittadinanzattiva, che si avvale anche di dati forniti da Legambiente, si affrontano le motivazioni che spingerebbero le famiglie a differenziare maggiormente i rifiuti. Tra esse al primo posto troviamo le maggiori informazioni su come separare i rifiuti, poi in seguito grande importanza si da ai Centri di raccolta per i rifiuti riciclabili e compostabili, alle detrazioni, agevolazioni fiscali o tariffarie per chi effettua con regolarità la raccolta differenziata, ma anche le maggiori garanzie che i rifiuti raccolti separatamente vengano effettivamente recuperati e/o riciclati. Naturalmente restano prioritarie anche quelle pratiche che riguardano le disponibilità degli appositi contenitori, le multe e gli obblighi legali per coloro che non effettuano la raccolta, le maggiori informazioni su dove separare e la raccolta a domicilio, il famoso “porta a porta”.