In Molise resta il problema della ricostruzione post sisma

Sarebbero circa 2 milioni e mezzo di euro i fondi destinati alla ricostruzione post sisma in Molise dopo l’ordinanza firmata dal Presidente di Giunta Regionale Francesco Roberti il mese scorso.
Fondi che secondo alcuni esponenti dell’opposizione non sarebbero sufficienti a coprire le richieste di ricostruzione o ristrutturazione delle prime case nei 21 comuni interessati dal terremoto del 2018 che ha colpito in particolare il Basso Molise.
Tra le proposte presentate dalla minoranza, quella di far accedere i cittadini al Superbonus rafforzato, rivolgendolo ai proprietari di immobili danneggiati dai terremoti. Il Superbonus rafforzato rientra nel Decreto Rilancio 2020 del Governo nazionale, e prevede un aumento del 50% del limite di spesa, applicabile anche ad interventi antisismici nelle aree urbane colpite da terremoti. L’ostacolo, per i cittadini richiedenti, riguarda però alcune tempistiche burocratiche. Per accedere al Superbonus sarebbe infatti stata necessaria la rinuncia ai fondi per la ricostruzione regionali entro il 30 giugno 2023. Inoltre i lavori sostenuti dal Superbonus dovrebbero essere ultimati entro quest’anno.
Riguarda proprio questo aspetto la mozione presentata in Consiglio regionale dagli esponenti del Partito Democratico, per discutere della riapertura dei termini di domanda per i contributi o per rinunciarvi. Ma la mozione riguarda anche la possibilità di richiesta al Governo nazionale di prolungare il termine del completamento dei lavori finanziati dal Superbonus.
La questione della ricostruzione post sisma sarà inoltre presentata dall’opposizione nell’ambito della sessione di bilancio.