In vista del 1 maggio, dove in molte nazioni ricorre la Festa del lavoratori, in questi giorni non mancano le riflessioni su temi importanti che riguardano proprio il panorama lavorativo in Italia, con particolare riferimento alle difficoltà di inserimento incontrate soprattutto dai giovani. Una situazione che in Molise è ancora più evidente, date le minori prospettive che il territorio offre rispetto alle regioni dove vi è, ad esempio, la presenza di grandi metropoli o dove alcuni settori sono comunque più sviluppati.
Secondo gli ultimi dati disponibili che riguardano proprio la situazione lavorativa a livello regionale, il numero degli occupati è diminuito dell’1,8 % rispetto a due anni fa, in controtendenza con la media nazionale e con quella del Sud Italia in generale, dove invece l’occupazione è cresciuta, seppur di poco, rispettivamente dell’1,5% e del 2,5%”. Un aspetto preoccupante per il Molise riguarda inoltre l’aumento del numero degli inattivi, ovvero coloro che non hanno un lavoro ed hanno smesso ci cercarla, e che sono aumentati con particolare riferimento alla componente maschile.
I dati che riguardano il tasso di occupazione in regione trovano conferma anche dal confronto con quelli che In vista del 1°invece si riferiscono agli assegni di inclusione percepiti dalle famiglie molisane. Durante lo scorso anno sono state infatti 3.150 famiglie, ovvero il 2,4 % del totale, a ricevere il sussidio a sostegno delle famiglie in difficoltà, percentuali che sono in linea con l’andamento nazionale. Circa 650 residenti in Molise hanno ricevuto almeno una mensilità fino a giugno, mentre oltre 28mila nuclei familiari hanno percepito l’assegno unico universale tra gennaio e agosto 2024, a sostegno, in totale di 44.400 figli.