All’ospedale di Agnone l’incarico di primario di Medicina, conferito al reumatologo Franco Paoletti, deve costituire il primo passo per la riorganizzazione del Caracciolo. Nel presidio sanitario è stato colmato un gap che durava da troppo tempo.
Oggi il nosocomio di ‘area particolarmente disagiata’, continua ad avere pesanti criticità, che vanno dall’obsoleto parco tecnologico alla cronica carenza di medici, infermieri e direttore sanitario.
La mancanza di una Tac costringe i pazienti a continui spostamenti verso Isernia. Ma le incertezze riguardano pure il Laboratorio Analisi e il Centro Dialisi. Da tempo il Movimento 5 Stelle ha presentato un documento finanziario con il quale con circa 15 milioni di euro all’anno permetterebbe al ‘Caracciolo’ di funzionare in maniera adeguata.