Che Campobasso sia una piazza di gran livello per lo spaccio e il consumo di droga, specialmente cocaina, è un fatto abbastanza conclamato, specialmente dopo le tante denunce pubbliche da parte degli inquirenti e le varie operazioni, che nel corso di questi ultimi mesi hanno interessato l’intero territorio molisano.
Lo dimostra anche l’ultima operazione, quella che è scaturita dall’indagine dei Carabinieri, denominata DRUG MARKET, che ha individuato in due appartamenti della zona di San Giovanni, in via Romagna, le sedi ufficiali di una attività di preparazione e smercio di sostanze.
Sono 11 le persone arrestate, tre portate in carcere ed 8 assegnate ai domiciliari, alcune dimostrano di essere al vertice dell’organizzazione di spaccio, le altre fanno parte del sodalizio occupandosi a vario titolo di una attività di manovalanza e di commercio.
Sono due le famiglie che sono state individuate da una attenta indagine, durata all’incirca un anno, sviluppata attraverso l’ausilio di attività tecniche, osservazioni, pedinamenti e perquisizioni.
La vicenda si veste della novità che i soggetti, tutti campobassani, tranne un corriere di origine albanese, operano a dispregio di ogni timore, praticamente negli ambiti di una zona molto popolosa della città e in normali condomini. Una situazione che dimostra come, nonostante l’impegno delle Forze dell’Ordine e dei magistrati, si sia al cospetto di una sempre più diffusa attività delinquenziale nel territorio.
l’indagine DRUG MARKET segue le altre indagini, soprattutto quelle di LUNGOMARE e di PACCO FREE, che hanno interessato in modo particolare la zona costiera del Molise.
Tutte le operazioni hanno dimostrato un collegamento con le piazze di smercio più conosciute, piazze pugliesi come San Severo e campane, come Scampia e quest’ultima della provincia di Caserta.
Un mercato fiorente che ci mostra oggi l’esistenza soltanto a Campobasso di almeno 50 spacciatori e di un bacino di oltre 20mila acquirenti di sostanze stupefacenti.
