In Molise, gli infortuni sul lavoro sono aumentati: quelli dichiarati nel 2018 sono stati infatti 2.124 a fronte dei 2.045 dell’anno precedente, con una crescita del 3,72% .
Nello specifico gli infortuni avvenuti durante un’attività lavorativa sono passati da 1.844 a 1.911, mentre quelli in itinere, capitati cioè durante gli spostamenti per il luogo di lavoro, sono saliti da 201 a 213.
Un problema drammatico sul quale riporta l’attenzione il segretario regionale della Cgil Abruzzo Molise, Franco Spina tenendo conto del bilancio reso pubblico dall’Inail.
Numeri di per sé negativi che coinvolgono tutti i settori economici, senza risparmiare nessun comparto della vita lavorativa
“Per noi – sottolinea Spina – il tema della prevenzione degli infortuni resta una priorità nell’azione sindacale. Lo è perché sono ancora tanti i lavoratori molisani che ogni giorno subiscono danni, o nel peggiore dei casi perdono la vita. Spesso sono precari, dipendenti carenti di formazione o che operano in ambienti e condizioni difficili, in appalto o subappalto. Fatto è che l’indebolimento costante delle istituzioni preposte a vigilare sul rispetto delle regole e dei cantieri ha ulteriormente minato il sistema di prevenzione e repressione nei confronti di chi non rispetta le leggi. Servono politiche serie anche regionali – aggiunge Spina – bisogna potenziare i controlli e operare massicciamente sul versante della formazione e dell’informazione perché la cultura della prevenzione e della sicurezza non sia considerata solo un costo. Per invertire la rotta bisogna pretendere il rispetto delle norme che pur ci sono e costruire un sistema che premi quelle aziende che investono, evitando in tal modo – conclude il sindacalista – una concorrenza sleale troppo spesso giocata sulla pelle dei lavoratori”.