Il Molise continua a sprofondare economicamente, mentre i privilegi dell’apparato politico aumentano senza alcun imbarazzo da parte del governo locale di centro-destra. Alza il tiro l’opposizione in consiglio regionale nei riguardi del governatore Francesco Roberti.
Per Micaela Fanelli gli ospedali pubblici non riescono più a prendersi cura dei pazienti per le disfunzioni nei servizi e le pesanti carenze di organico sanitario, il trasporto su gomma e su ferro è inadeguato e obsoleto, i giovani fuggono altrove per trovare lavoro, ultimo tema sottolinea l’esponente del PD lo scippo delle poche risorse idriche dai fiumi e dai laghi da parte delle regioni Puglia, Campania e in parte dall’Abruzzo. L’ultima “perla” la definisce così il centro-sinistra a Palazzo D’Aimmo è quella delle nuove nomine alla Finmolise, una istituzione diventata “parcheggio dorato” per gli amici della filiera di maggioranza al governo, una casta impegnata a blindare i propri interessi economici e di partito.
Sarebbe tra l’altro utile conoscere quali sono stati i risultati delle precedenti gestioni di Finmolise e quale è la missione dell’Ente rispetto alle politiche industriali.
E passiamo infine ai compensi: il neo presidente Bartolomeo Antonacci potrà intascare 40 mila euro l’anno mentre in precedenza erano appena 15 mila, per i componenti del consiglio di amministrazione Pierluigi Lepore e Sandra Palombo si passerà invece da 10 a 15 mila euro l’anno. Una inopportuna forzatura istituzionale per la quale, visti i tempi, il Molise ne poteva fare a meno.