“La vicenda che ruota attorno alla nomina del presidente del Consorzio per lo sviluppo industriale della Valle del Biferno prova la necessità di un percorso di riforma che riguardi l’inconferibilità al vertice di enti pubblici di chi fa politica. Per questo ho depositato una interrogazione al ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese”.
Sono queste le parole che il parlamentare molisano Antonio Federico scrive in un suo comunicato dove entra in merito alla nomina del Sindaco di Petacciato, Roberto Di Pardo, a Presidente del Cosib, una nomina molto discussa, che è stata segnalata con giudizio estremamente negativo, a suo tempo, dall’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, giudizio negativo che ha voluto ribadire in questi giorni.
L’Anac basa la sua linea sulla scelta di dover evitare che gli incarichi degli Enti Pubblici siano attribuiti in occasione di un mandato politico e non in base a criteri di merito e professionalità.
Per il deputato molisano “la nomina è andata anche contro la legge Severino, per la quale non possono essere conferiti gli incarichi di amministratore di ente pubblico di livello provinciale o comunale a chi abbia ricoperto incarichi pubblici nei due anni precedenti o un anno nel caso di incarichi nella giunta o nel consiglio di province, comuni o unioni di comuni con meno di 15.000 abitanti”.
Roberto Di Pardo, invece, è stato nominato Presidente del Cosib a novembre 2020, mentre, eletto nel 2017, ricopriva come ancora ricopre la carica di sindaco di Petacciato e dal 2019, riveste quella di consigliere dell’Unione dei Comuni del basso Biferno.
Da tutto questo scaturiscono i profili di inconferibilità denunciati in Procura dal Gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Molise, dai quali è poi scaturita la sentenza dell’Anac che ha bocciato la nomina.
Tuttavia l’organo di vigilanza del Cosib ha comunque ritenuto legittima la posizione del Presidente, una situazione che ha spinto la segnalazione al Parlamento, attraverso l’interrogazione dell’onorevole Federico ai ministri Brunetta e Lamorgese, per sollecitarli ad adottare iniziative normative che regolino le nomine ai vertici di enti pubblici, trovando i modi e le maniere di separare la politica e le nomine, per garantire una buona amministrazione e prevenire i rischi di corruzione e la mancata trasparenza.