Ispra e Ministero della Salute per monitorare l’inquinamento della Piana di Venafro

Passi in avanti sono stati fatti dal governo nazionale per superare la problematica dell’inquinamento nella Piana di Venafro. Una emergenza ambientale che si propone da troppo tempo e sulla quale non molto finora è stato fatto dalla classe politica locale per salvaguardare la salute dei residenti.

Da uno studio epidemiologico svolto dal CNR di Pisa sono emersi eccessi di ricoveri ospedalieri e mortalità per cause cardiovascolari e respiratorie, oltre che per i tumori alla mammella. Per tali ragioni il Ministero della Salute ha chiesto alla Regione Molise il finanziamento di uno studio più approfondito, affidato allo stesso Centro Nazionale delle Ricerche in Toscana.

L’aggressione ambientale nell’area al confine della provincia di Isernia è ormai una certezza, come ribadito dal Ministro Sergio Costa. Nel 2019 si sono registrati 39 superamenti della concentrazione media giornaliera del Pm10, 4 in più rispetto ai 35 consentiti e continui sforamenti del Pm10 e del Pm 2,5 addirittura nelle settimane di stop al traffico veicolare a causa della diffusione del virus. Il Ministero della Salute ha annunciato il coinvolgimento diretto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, anche per aggirare l’assenza del piano regionale per la gestione dei rifiuti, scaduto oltre un anno fa e non ancora revisionato.

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