Sembra un vero e proprio mistero, ma non lo è affatto, anzi contiene una sua significativa verità, il Molise è stata, nell’anno orribile del 2020, l’unica regione in Italia che ha incrementato il dato delle esportazioni.
Lo afferma il report dell’Istat, che fornisce il numero del 26% in più rispetto al periodo precedente, una crescita comunque importante perché ottenuta nel periodo dell’emergenza pandemica, tra le polemiche, aperte tuttora, circa la richiesta di chiusura delle fabbriche per la produzione delle merci non essenziali, come quella della FCA di Termoli, che è luogo di incontro di lavoratori provenienti da numerose Regioni limitrofe e il cui stabilimento è ubicato in una zona di forte contagio da covid.
Ed è proprio l’esportanione dei motori diesel e ibridi per autoveicoli il pezzo forte del dato positivo, con un importante + 43,8%.
Altro settore fondamentale per l’aumento delle esportazioni è quello del comparto alimentare, con un + 32,3%, dove la parte da gigante è senza dubbio del Pastificio La Molisana, già abbondantemente rilanciato negli ultimi anni, ma che oggi ha raggiunto risultati davvero ottimali.
Ma il settore maggiormente premiato, che indica un forte impegno lavorativo, è quello relativo all’estrazione di minerali da cave e miniere, parliamo di un dato enorme, un + 349 %, ottenuto dai 57 siti molisani, attivi per 912 tonnellate di materiale estratto per kmq.
L’Istat, intanto pone Campobasso tra le cinque province in positivo, in compagnia con Arezzo, Rovigo, L’Aquila e Siena.