L’8 giugno si discuterà in Cassazione il ricorso degli avvocati Demetrio Rivellino e Giuseppe De Rubertis, in merito alla revoca della custodia cautelare in carcere di Irma Forte, la 68enne di Santa Maria del Molise che il 24 dicembre scorso ha ucciso il marito, Carlo Giancola 72enne.
Il Tribunale del Riesame, infatti, a seguito della ricostruzione della dinamica diversa da quella confessata dalla donna dinanzi al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Isernia, Micaela Sapio, ha deciso che la signora Forte deve rimanere in carcere in attesa del processo.
Il ricorso in Cassazione, da parte dei legali difensori, ha sospeso tale decisione e la donna è rimasta ai domiciliari in casa del fratello.
Un omicidio efferato per il foro; un omicidio, invece, avvenuto a seguito di una situazione di conflitto con il marito, che deriva da decenni, per gli avvocati dell’omicida.
Si attendono ancora i risultati dei rilievi dei Ris di Roma effettuati nell’appartamento di via XXV Settembre congiuntamente ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Isernia. Invece, è stata chiesta una proroga per i risultati dell’autopsia sul corpo del signor Giancola.