L’esternalizzazione delle attività ad imprese appaltatrici, ma anche la modifica dell’orario di lavoro per i dipendenti con doppi turni e con il sabato lavorativo, sono alcune delle motivazioni che hanno portato all’organizzazione dello sciopero generale dei lavoratori Enel che comincerà venerdì 8 marzo.
Lo sciopero per i lavoratori aderenti durerà 8 ore, e sarà previsto inoltre un calendario con turni di fermo delle centrali di produzione termica, cosa che proseguirà fino al 22 marzo.
Anche il Molise sarà interessato dallo sciopero sostenuto dai sindacati CGIL, CISL e UIL, i cui rappresentanti regionali della categoria accusano la società energetica di aver ridotto gli investimenti sulle fonti rinnovabili da 5 miliardi e mezzo a meno di 3 miliardi di euro nel piano industriale triennale.
Criticata dai sindacalisti anche la mancanza di investimenti da parte dell’azienda nel settore idroelettrico e nella geotermia, e la scarsità di progetti per la realizzazione d’impianti fotovoltaici e batterie, in antitesi ai buoni propositi del PNRR, in base al quale saranno invece stanziati 13 miliardi di euro per l’efficientamento degli impianti di produzione di energia.
Il Molise in questo contesto è il territorio che ha subito maggiormente le scelte Enel: il numero di dipendenti è stato ridotto da circa 700 a quasidi 200, e vede la presenza di una sola Unità Territoriale in regione.