Diminuisce a dismisura il potere di acquisto dei cittadini, che trovano sempre più difficoltà a vivere una condizione di tranquillità, soprattutto a causa dei molteplici aumenti dell’energia e dei carburanti, che, a caduta, incidono sulla totalità dei costi in più di generi e servizi.
A questo stato di estrema difficoltà si va ad aggiungere la decisione della Banca Centrale Europea di aumentare i tassi di interesse dello 0,25%, costruendo di fatto l’ennesima azione di peso economico che si scarica sulle persone, in modo speciale su chi ha contratto un prestito o un mutuo per l’acquisto della prima casa o che avrebbero intenzione di farlo.
Costio questi diventati salatissimi, perfino nei tassi fissi dei mutui e del credito, che sono avviati ad essere davvero insostenibili.
Una questione che vede la netta contrarietà, in Italia e nell’Unione Europea, di tutte le parti economiche, sociali, e politiche.
Di tutto queste difficoltà, a partire dai costi dei fattori produttivi, ne parla la Confconsumatori e le altre Associazioni al servizio dei Cittadini consumatori di beni e servizi.
Per la Confconsumatori “non si può continuare con i salassi sui mutui, sui carburanti e sull’energia, arrivati a costi più alti rispetto al periodo precedente alla crisi geo-politica in corso e che davvero sono pesantissimi per la maggioranza delle famiglie”.
Esiste tra l’altro una inflazione reale che incide sui redditi più bassi, portata dall’aumento di mutui,bollette e generi alimentari, inflazione che può essere determinata tra il 10-15% all’anno e costringe le persone a non spendere, in pratica uno stato recessivo, una situazione dannosa per l’intero sistema economico.
A tal riguardo si chiedono interventi rapidi e adeguati, magari una cabina di regia che sia spinta a trovare le soluzioni, ricondurre nella case una qualche serenità.