La calura e la mancanza di piogge bruciano le produzioni orto-frutticole

Il caldo si intensifica con punte vicine ai 40 gradi sia al Centro che al Sud dello Stivale. L’Anticiclone Nord-Africano rimarrà posizionato sull’Italia almeno fino a sabato 20, garantendo un caldo afoso intenso. Anche nei prossimi giorni insisterà quindi la cappa di afa, con temperature elevate insolitamente anche in montagna. La situazione potrebbe cambiare a partire da domenica 21 luglio.

Oltre alle problematiche emerse nelle ultime settimane con la mucillagine nelle acque dell’Adriatico per effetto del surriscaldamento dei mari, lo stress climatico sta colpendo in agricoltura le piante di pomodoro con conseguente fioritura eccessiva e sulla produzione orto-frutticola in generale. Meloni, angurie, melanzane e appezzamenti di vigneti e oliveti sono stati ustionati dai raggi del sole per mancanza di acqua.

I disagi si registrano anche nelle stalle dove le mucche stanno producendo fino ad un terzo in meno circa di latte rispetto ai periodi normali. Il caldo eccessivo fa aumentare pure le spese in quanto allevatori e agricoltori hanno bisogno di carburante per prelevare l’acqua dai pozzi, per muovere i trattori e per tenere in funzione ventilatori e doccette refrigeranti nelle stalle per aiutare i bovini a sopportare meglio la calura.