Intraprendere un percorso per rendere le ricostruzioni post terremoto più sicure e trasparenti, attraverso un codice che introduca regole chiare.
La finalità è quella di arrivare alla “Carta delle ricostruzioni”, un decalogo delle “invarianti” che possano essere recepite dal Testo Unico, in fase di elaborazione dal Dipartimento Casa Italia.
«È una condizione di indubbio vantaggio – ha fatto sapere Donato Toma – essere presidente di regione e commissario. Sia perché l’incarico è a costo zero per la collettività e sia perchè un presidente ha a sua disposizione una struttura regionale dedicata e al tempo stesso operativa. Nell’ultimo sisma dell’estate di 2 anni fa, in ambito locale furono interessate 21 comunità del Medio e Basso Molise, fra cui soprattutto Montecilfone, Palata e Guglionesi. La Regione, inoltre, può disporre di una struttura, l’Agenzia ricostruzione post sisma, che potrà essere utilizzata nella fase ricostruttiva.
Quasi sempre – ha rilevato infine Toma – il ruolo dei soggetti attuatori è affidato ai comuni, che spesso non hanno il personale e mezzi per intervenire. La soluzione ipotizzata in Molise è quella di affidare ad un esperto il compito di affiancarli nell’espletamento delle procedure.