Continuano le polemiche sulla crisi idrica in Molise. Una situazione che spinto il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ad intervenire, chiedendo chiarimenti agli enti locali molisani. La vicenda era cominciata molti mesi fa con le ripetute chiusure dei serbatoi, soprattutto in orario notturno; poi la notizia della non potabilità dell’acqua in alcune aree di Campobasso, in particolare nel centro storico. Le risorse idriche contenute nel serbatoio Cese Basso, che rifornisce la zona, dopo le ultimi analisi sono risultate infatti contaminate dalla presenza di idrocarburi leggeri, ma al momento sono ignote le fonti che ne determinano il suo inquinamento.
Di questo argomento si sta occupando anche la Casa del Popolo, non convinta della completa attendibilità delle analisi Arpam. “dal 2019 i laboratori che si occupano di acqua potabile – hanno motivato i rappresentanti dell’associazione – devono per legge essere accreditati ACCREDIA per tutte le prove, mentre ARPAM lo è solo per le analisi microbiologiche e non per tutti i parametri chimici.” Intanto restano ancora da chiarire le ragioni della crisi idrica, che dopo l’estate si è prolungata anche durante la stagione invernale, in una delle regioni italiane più ricche di acqua.
“Una situazione incresciosa per una regione ricca di acqua – hanno commentato in merito i portavoce dell’associazione – che sconta decenni di mala gestione e programmazione delle reti e dell’intero ciclo idrico.”
La necessità di fare chiarezza e di programmare le azioni da intraprendere nei prossimi mesi, ha spinto la Casa del Popolo ad organizzare un’assemplea pubblica nella sua sede di via Gioberti a Campobasso. La riunione è stata fissata per sabato pomeriggio.